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Le "pillole" dei DS

Pillole'

25 aprile
Monza-Salò (andata e, soprattutto, ritorno)
A Monza il Polo non si allea con Rauti, perché pensa che non gli serva. Lo fa però in Sicilia e nel Lazio, in Friuli e in Abruzzo, per vincere - con i voti dei fascisti - nei collegi marginali.
Del resto, da noi, non c'è bisogno della Fiamma Tricolore. A tenere alto il morale della tradizione da cui proviene ci pensa Mantica, il quale, in evidente posa nostalgica, ha dichiarato: "Bisogna stravincere: dopo il 13 maggio ci saranno solo vincitori e vinti". E Fiuggi?

27 aprile
Stalliere cercasi
Clemencigh, storico leader dell'estrema destra monzese, propone di costruire un ippodromo sul Parco della cascinazza: il sindaco Colombo - che alle stranezze è abituato (vedi Savoia, foibe, Oktoberfest) - si dichiara disponibile a discuterne, ritenendolo un progetto da valutare con attenzione (sic!). Per cavalli e stallieri pare sia stato contattato Marcello Dell'Utri che, in materia, ha una certa competenza.

28 aprile
The ambientalist
Mantica, il candidato della Casa delle Libertà al Senato, si presenta con un manifesto pieno di mattoni. Avete letto bene: mattoni. Come quelli del Rondò e della Cascinazza, per i quali Mantica si è strenuamente battuto in questi anni. Ma allora è un vizio...

P.S.: Mantica sul suo sito fa l'ambientalista e si chiede angosciato: "Ci sono domande alle quali la politica deve cominciare a dare risposta. In quale tipo di paese vogliamo vivere?
Quanto territorio vogliamo distruggere per far posto a nuovi insediarnenti e infrastrutture; quale livello d'inquinamento riteniamo accettabile?" [fonte: http://www.alfredomantica.it/ambiente3.htm]. L'interrogativo è davvero interessante: la risposta 'cementizia' di Mantica, invece, la conosciamo già.

29 aprile
Segreti e Bugie
1997: il Polo in campagna elettorale dice di essere contrario alla costruzione di un centro commerciale; sostiene di difendere il Piano regolatore e di volerlo approvare; afferma che non aumenterà le tasse comunali.
2001: si scopre che il Polo in realtà proprio durante la campagna elettorale stava già pensando al centro commerciale, mentendo senza pudore; al Piano Regolatore, senza discutere le centinaia di osservazioni dei cittadini, sono state presentate quattro varianti che l'hanno stravolto; l'addizionale comunale Irpef è al massimo possibile (5 per mille).

La domanda sorge spontanea: perché dovremmo credere alle panzane su scala nazionale, se è dimostrato che a livello locale ci hanno preso in giro? Per quale motivo dovremmo cascare nel "meno tasse per tutti" e nel "più rispetto per l'ambiente"? Quale oscura forza ci costringe ad affidare il Paese a gente per antonomasia inaffidabile?

30 aprile
Herr Schmidt, I suppose
Ieri pomeriggio ho conosciuto Schmidt. Me l'hanno presentato e ho subito pensato: "Ma allora esiste!". Sì, perché in città si iniziava giustamente a dubitare che il Polo avesse un proprio candidato alla Camera.
Nessun confronto con i concorrenti ("Perché sono troppi" ha affermato il candidato inesistente in uno slancio di pluralismo); scarsa, scarsissima l'attività di campagna elettorale; nessuna foto sui manifesti (come d'abitudine, sopra a "vota Schmidt", c'è la foto del proprietario, Silvio Berlusconi).
Probabilmente, dopo aver fatto fagotto del paracadute con il quale è arrivato in città, Schmidt ritiene sia meglio 'vivere nascostamente' questa campagna elettorale, svelando il mistero solo all'indomani delle elezioni del 13 maggio. Qualsiasi mossa potrebbe risultargli fatale.
Del resto, diceva Borges, il mistero non va in nessun modo rivelato, perché rimanga tale.
Chi non reggesse alla suspense, ha una bella alternativa: può votare (giuro!) Anna Bernasconi.

Primo maggio
Festa del lavoro: Berlusconi non è invitato
Mantica si dichiara nemico della concertazione. Fini partecipa ad un comizio di Alleanza nazionale a 300 metri dalla Manifestazione nazionale di Pescara organizzata da Cgil-Cisl-Uil: così, tanto per provocare.
Intanto, Berlusconi si schiera con Confindustria e copia da D'Amato: confessa di volere, tra le altre cose, la flessibilità in uscita (eufemismo: sta per "libertà di licenziamento").
Il tutto mentre passano sotto silenzio le morti bianche cui questo Primo maggio è dedicato.
Ormai è chiaro a tutti: chi vota Polo lo fa "senza giusta causa".

Il sito dei DS di Monza

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Primo maggio 2001